26 febbraio 2024

QUADRO NORMATIVO STRUTTURE RICETTIVE REGIONE VENETO

Sono trascorsi poco più di 10 anni dall'emanazione della L.R. 11/2013 che ha ridefinito il quadro normativo per le strutture ricettive nel Veneto. Nel frattempo le presenze turistiche nella nostra regione sono cresciute costantemente. Lo scorso novembre il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, a margine del Forum Nazionale sul Turismo Sostenibile e sui Siti Patrimonio dell'Umanità. affermava con orgoglio: "Il Veneto è la prima Regione per presenze turistiche"(Agenzia Vista) "Stiamo superando il periodo pre-Covid con un aumento del 4% degli arrivi. Siamo ancora la prima Regione per turismo, con 73 milioni di presenze turistiche. La prima industria in Veneto è il turismo: 18 miliardi di fatturato, il 10% del Pil regionali. Abbiamo una crescita del turismo dei percorsi secondari, costituito dal turismo esperienziale, l'entroterra veneto che esce dai grandi circuiti del mare, della montagna e delle città d'arte. Questo ci fa ben sperare per il futuro "Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

Il quadro normativo in materia è andato arricchendosi di pari passo offrendo agli operatori del settore una moltitudine di possibilità talvolta poco conosciute. Per i tecnici che volessero approfondire la materia ho predisposto uno schema con i principali riferimenti normativi. Per ulteriori approfondimenti, il sito della Regione Veneto è consultabile al seguente link: https://www.regione.veneto.it/web/turismo/normativa


STRUTTURE RICETTIVE CLASSIFICATE

1. Alberghiere


Hotel o Albergo

D.G.R. 807/2014 Allegato B

Albergo diffuso

Art. 25 e altri - L.R. n.11/2013

D.G.R n. 1521 del 12 agosto 2014

Residenza turistico alberghiera

D.G.R. 807/2014 Allegato C

Villaggio albergo

D.G.R. 807/2014 Allegato C

2. Strutture all’aperto


Campeggio

ART. 26 L.R. 11/2013

Dgr n. 1000/2014 e n. 1001/2014

Villaggio Turistico

ART. 26 L.R. 11/2013

Dgr n. 1000/2014 e n. 1001/2014

Marina Resort

Art. 26 della L.R. 11/2013

DGR n. 1662 del 21 ottobre 2016

DM Infrastrutture 6 luglio 2016;

Ddr n. 403 del 29 ottobre 2021

3. Complementari


Bed & breakfast

- Articolo 27 della L.R. n. 11/2013;

- DGR n. 419/2015 e s.m.i.

Alloggio turistico (Locande; Camere/rooms/ zimmer /chambres; Residenze rurali/country house)

- Articolo 27 della L.R. n. 11/2013;

- DGR n. 419/2015 e s.m.i.

Unità abitative ammobiliate (Residence , Appartamenti vacanze)

- Articolo 27 della L.R. n. 11/2013

- DGR 419/2015 requisiti di classificazione e s.m.i.

Case per vacanze (Case per ferie; Ostelli, centri vacanza ragazzi, vacanze sociali; case religiose ospitalità)

- Articolo 27 della L.R. n. 11/2013;

- DGR n. 419/2015 e s.m.i.

- Decreto n. 27 del 15 giugno 2016 Approvazione del modello regionale del simbolo distintivo di classificazione

Rifugio alpinoL.R.

L.R. n. 11/2013 - art. 27

DGR n. 109/2019

4. Strutture in ambienti naturali


Case sugli alberi

Articolo 27 ter della L.R.. n. 11/2013

DGR n. 128 del 7 febbraio 2018

DGR n. 1101 del 6 settembre 2022

Botti

Articolo 27 ter della L.R. n. 11/2013

DGR n. 755 del 28 maggio 2018

DGR n. 1101 del 6 settembre 2022

Alloggi galleggianti

Articolo 27 ter della L.R. n. 11/2013

DGR n. 993 del 6 luglio 2018

DGR n. 1101 del 6 settembre 2022

Palafitte

Articolo 27 ter della L.R. 11/2013

DGR n. 994 del 6 luglio 2018

DGR n. 1101 del 6 settembre 2022

Grotte

Articolo 27 ter della L.R. 11/2013

DGR n. 1512 del 16 ottobre 2018

DGR n. 1101 del 6 settembre 2022

5. Altre tipologie di ospitalità


Agriturismo (L.R.n.28/2012)

L.R. n.28/2012, modificata dalla LR n.23/2022

Le disposizioni applicative della nuova L.R. n.28/2012, sono state approvate con DGR n. 1638 del 22 dicembre 2023 "Nuove disposizioni e modalità operative e procedurali per lo svolgimento dell'attività di agriturismo".



Strutture non classificate

Locazione turistica

L.R. n. 11/2013, articolo 27 bis;

Regolamento regionale 10 settembre 2019, n. 2 testo vigente aggiornato con Regolamento 4/2023

DGR n.1615 del 19 novembre 2021

DDR Turismo n.28 del 1 febbraio 2022

Unità abitative ammobiliate non classificate (ex UANC) (esistenti prima dell'entrata in vigore della L.R. 11/2013 ora equiparate alle locazioni turistiche)

- Articolo 27 bis della L.R. n. 11/2013;

- Deliberazione di Giunta regionale n. 881 del 13 luglio 2015

Pluralità di strutture

Ospitalità Diffusa / Alloggio turistico diffuso

- Articoli 28 e 28 bis della L.R. n. 11/2013 e successive modifiche ed integrazioni;

- Deliberazione di Giunta regionale n. 1388 del 16.09.2020;



22 febbraio 2024

NEW: LA MAPPA DELLE AREE AGRICOLE DI PREGIO REDATTA DALLA PROVINCIA DI PADOVA

Ieri, 21 febbraio, la Provincia di Padova ha presentato ai Sindaci la mappatura delle aree agricole di pregio, realizzata per disciplinare l'installazione di impianti fotovoltaici a terra. 

Grazie all'analisi e all'individuazione delle aree agricole di pregio si descrivono in un unico documento i diversi livelli di tutele che devono essere applicate nel contesto della transizione energetica. Questo strumento fornisce ai Comuni una regolamentazione che permette di proteggere le aree agricole di pregio dagli impianti fotovoltaici a terra, disciplinando in maniera adeguata l'approvazione di nuove richieste per impianti di questo tipo.

I comuni avranno un periodo di tempo di trenta giorni per formulare eventuali osservazioni e proposte di miglioramento al piano presentato dalla Provincia. Successivamente, valutate le osservazioni, le correzioni e le eventuali richieste di modifica il piano verrà sottoposto al Consiglio Provinciale di Padova per l'approvazione ufficiale.

link alla notizia sul sito della Provincia di Padova

mappa aree agricole di pregio

slide aree agricole di pregio





11 febbraio 2024

NUOVA PROROGA ESTESA A 30 MESI DI TITOLI ABILITATIVI E CONVENZIONI

Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale (n. 31 del 7 febbraio 2024) della Legge 11/2024 di conversione del Decreto-legge 181/2023 cd. “Energia bis” è operativa l’estensione da due anni a trenta mesi della proroga straordinaria prevista dall’art. 10-septies del Decreto-legge 21/2022 cd. “Ucraina”.

Nella sostanza il Decreto Legge 181/2023, convertito nella legge 11/2024, estende a due anni e sei mesi la proroga dei termini di inizio e di fine lavori di titoli edilizi rilasciati o formatisi sino al 30 giugno 2024, oltre che di validità di convenzioni urbanistiche formatesi entro lo stesso termine.

Le modifiche succedutesi nel tempo potrebbero generare confusione nell'applicazione della norma pertanto ho predisposto uno schema riassuntivo  con puntuali riferimenti alla norma nella versione originaria e poi modificata. Un lavoro faticoso ma spero  utile per chi mi legge.

Per approfondimenti, chiarimenti, quesiti di interesse generale o particolare puoi contattarmi all'indirizzo e-mail: lazzarin.architetto@gmail.com

Da poco operativo anche il canale Telegram. Lo trovi come Edilizia Spiegata. Iscriversi è gratis!

schema riassuntivo proroga 30 mesi titoli abilitativi

schema riassuntivo proroga 30 mesi convenzioni



05 febbraio 2024

IMPIANTI FOTOVOLTAICI E "SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA"

Mai come in questo momento stiamo assistendo ad una forte spinta verso le energie rinnovabili. Ahimè la volontà di aderire al principio della “semplificazione amministrativa” ha finito per modificare, integrare, sostituire, innestare l'apparato normativo tale da complicarne notevolmente la lettura e l'applicazione.

La norma principale in materia di impianti fotovoltaici è contenuta nell'art.4 comma 2 bis del D.Lgs.28/2011 in base alla quale per la nuova costruzione di impianti fotovoltaici e per la modifica/rifacimento degli impianti esistenti, senza aumento di superficie,  nelle aree idonee il regime autorizzativo prevede:

a) per impianti di potenza fino a 1 MW: si applica la dichiarazione di inizio lavori asseverata; 

b) per impianti di potenza superiore a 1 MW e fino a 10 MW: si applica la procedura abilitativa semplificata;

c) per impianti di potenza superiore a 10 MW: si applica la procedura di autorizzazione unica.

Fin qui tutto chiaro se non fosse che mancano ancora all'appello i famosi “principi e criteri omogenei per l'individuazione delle superfici e delle aree idonee e non idonee” pertanto, al momento, per capire quali siano le aree idonee bisogna fare riferimento all'art. 20 comma 8 del D.Lgs. 199/2021 integrato dalla normativa regionale  tenendo conto però che se un'area non è inclusa tra quelle idonee non è detto che sia non idonea (!!!).

C'è poi da considerare che l'art. 2 bis si applica fatto salvo quanto disposto dagli articoli 6, comma 9-bis, art. 6-bis e art.7-bis  del D.Lgs. 28/2011 per cui:

all'art. 6 coma 9 bis si scopre che per i nuovi impianti fotovoltaici nelle aree classificate idonee di potenza fino a 10 MW non è sufficiente la D.I.L.A. ma serve la P.A.S.. E lo stesso vale per gli impianti agrovoltaici che distino non più di 3 chilometri da aree a destinazione industriale, artigianale e commerciale;

all'art. 6 -bis, si scopre, poi,  che la D.I.L.A. resta valida per le modifiche ad impianti fotovoltaici a terra (comma b) e per modifiche ad impianti fotovoltaici esistenti con moduli su edifici (comma c);

all'art. 7 bis c'è poi l'unica vera semplificazione ovvero l'installazione in edilizia libera, in quanto qualificati come “manutenzione ordinaria”, degli impianti fotovoltaici su tutti gli edifici o su strutture e manufatti fuori terra diversi dagli edifici. La libera installazione tuttavia fa eccezione nel caso degli edifici tutelati ai sensi della parte seconda del D. Lgs, 42 /2006 (parere obbligatorio della sovrintendenza) e tutelati ai sensi dell'articolo 136, comma 1, lettere b) e c). In quest'ultimo caso, sempre in nome della semplificazione amministrativa, è stata concepita  una nuova modalità di rilascio di autorizzazione paesaggistica ancor più speditiva.

Per chiarimenti, quesiti, approfondimenti su argomenti specifici puoi contattarmi all'indirizzo email: lazzarin.architetto@gmail.com

DISTANZA DELLE COSTRUZIONI DALLE VEDUTE

Ho trovato interessante questo articolo tratto da brocardi.it  che spiega l'art. 907 del Codice Civile, che disciplina la distanza minim...